Dopo quarant’anni di intensa attività a fianco di artisti di grandissimo spessore, Gian Piero Alloisio è diventato, del tutto involontariamente, un testimone del nostro tempo. In questo recital, che porta il titolo di una sua sorprendente canzone (prima scelta da Benedetto XVI come sigla di un evento di Rai1 in Mondovisione e poi registrata dall’eterno Gianni Morandi), racconta la genesi di alcune tra le sue canzoni più conosciute e, con esse, la storia di alcuni momenti importanti del nostro passato recente. Da “Venezia”, portata al successo da Francesco Guccini, a “La strana famiglia”, scritta con Giorgio Gaber e interpretata da grandissimi artisti come Jannacci e J-Ax. Da “King” inserita nel doppio cd “Faber amico fragile” grazie a Don Gallo a “Il sogno e la rosa”, scritta con Ivano Fossati per un carro del Carnevale di Viareggio. Da “Il Paese delle cose che non sono”, scritta su un musica inedita di Umberto Bindi dopo un avventuroso recupero, a “Marilyn” classico della mitica Assemblea Musicale Teatrale. Da “Bellezza ovunque” scritta con Maurizio Maggiani a “Dovevo fare del cinema”, sigla del Festival del Cinema di Venezia. Da “L’Appeso”, scritta per lo spettacolo cult “Il mistero dei Tarocchi” del Teatro della Tosse di Tonino Conte ed Emanule Luzzati, a “Baxeicò”, l’inno sacro dei coltivatori di basilico del Ponente ligure portato al successo dai Cavalli Marci di Claudio Rufus Nocera, Paolo Kessisoglu e Luca Bizzarri. Oltre alle canzoni anche tanti ricordi legati al teatro, ai testi scritti per Arturo Brachetti, Paolo Graziosi, Geppy Gleijeses, Giuseppe Cederna e alle sceneggiature di film con Gigi Proietti, Carlo Dapporto, Claudia Koll, Franco Battiato e Ombretta Colli, per cui inventò il fortunato personaggio de “La donna tutta sbagliata”. Tra le canzoni scritte con Giorgio Gaber per queste commedie troviamo “La vita”. Come omaggio al grande Nelson Mandela, “Soweto” una piccola poesia scritta per l’album “Dolce Italia” di Eugenio Finardi. Infine “Luigi è stanco”, inserita in una trilogia sulla Resistenza, è una canzone dedicata al nonno partigiano Giovanni, nome di battaglia “Luigi”.
Dal Festival Gaber 2013
Gian Piero Alloisio canta La strana famiglia
BIOGRAFIA
Gian Piero Alloisio, nato a Ovada nel 1956, è cresciuto a Genova. Debutta nel 1975 come autore e frontman dell’Assemblea Musicale Teatrale, per cui scrive quattro album (“Dietro le sbarre”; “Marilyn”; “Il sogno di Alice”; “La Rivoluzione c’è già stata!”). Nel 1978 scrive Venezia, canzone resa celebre da Francesco Guccini. Nel 1981 comincia l’attività di drammaturgo, con la commedia musicale Ultimi viaggi di Gulliver, per la regia di Giorgio Gaber. Fino al 1994 continua la sua collaborazione con l’artista milanese con cui scrive commedie musicali (fra cui, per Ombretta Colli, Una donna tutta sbagliata; Aiuto! Sono una donna di successo e Donne in amore), canzoni e sceneggiature di film. Dal 1990 fa parte del Teatro della Tosse come autore e interprete di prosa e di canzoni. Nel 2006 scrive il dramma storico I Templari, ultimo atto, con Paolo Graziosi, trasmesso da RAI 2. Dal 2006 è stato per tre anni Commissario artistico del Carnevale di Viareggio. Nel 2008, con Maurizio Maggiani, pubblica il libro e cd Storia della meraviglia, edito da Feltrinelli. Nel 2010 il Teatro Stabile di Genova produce il suo La musica è infinita, commedia con canzoni dedicata a Umberto Bindi, primo cantautore italiano, di cui Alloisio ha riscoperto e digitalizzato centinaia di musiche inedite. Ha partecipato a quattro edizioni del Club Tenco. Da dodici anni l’artista genovese produce il Festival Pop della Resistenza e dal 2013 è direttore artistico e produttore di Genova per voi, talent che ha scoperto e lanciato giovani autori di canzoni, rivoluzionando le classifiche discografiche.
Fra gli interpreti delle sue canzoni: Francesco Guccini, Giorgio Gaber-Enzo Jannacci, Eugenio Finardi, Gianni Morandi. Fra gli interpreti del suo teatro: Arturo Brachetti, Giuseppe Cederna, Ombretta Colli, Geppy Gleijeses, Paolo Graziosi, e ancora Luca Barbareschi, Flavio Bonacci, Regina Bianchi, Isa Barzizza, Francesco De Rosa, Cloris Brosca. Fra i registi delle sue pièces: Tonino Conte, Giorgio Gaber, Andrea Liberovici, Armando Pugliese, Tino Schirinzi.
Di lui, lo storico Franco Cardini ha scritto recentemente: “l’amico Gian Piero Alloisio, «cantautore» – come si sarebbe detto una volta –, ma in verità poeta di genio, continuatore della lezione di Giorgio Gaber ma sulla scia della «scuola genovese» di De André”.
La foto è di Chiara Alloisio.
Il logo dell’A.T.I.D., “Il Tarocco del Musicista”, è un omaggio di Emanuele Luzzati.
Written by : Gian Piero Alloisio
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Donec fringilla nunc eu turpis dignissim, at euismod sapien tincidunt.